In un mondo che corre sempre più veloce, che sembra sfuggirci di mano in continuazione, a volte è proprio necessario riuscire a rallentare. Il Trenino Genova-Casella, allora, è un ottima soluzione in questo senso: per prendersi una pausa dai ritmi forsennati della modernità. Perché Genova non è soltanto focaccia, pesto e caruggi, ma è anche storia. Storia di una delle ferrovie più iconiche d’Italia.
Inaugurata il 1° settembre del 1929, la ferrovia Genova-Casella è un percorso ferroviario di circa 25 chilometri che da Genova (Stazione di Piazza Manin), risale l’entroterra in direzione nord-est, attraversando gli Appennini e arrivando al paesino di Casella.
Storia della ferrovia Genova-Casella
Un vero e proprio salto indietro nel tempo: la soluzione ideale per chi vuole regalarsi un’immersione nel passato, nello splendido paesaggio dell’Appennino ligure.
I primi progetti risalgono alla seconda metà dell ’800, quando a Genova si cercava un sistema per collegare comodamente la città e il suo entroterra e facilitare così il trasporto di merci che – all’epoca – avveniva ancora quasi sempre sui muli.
All’inizio si pensava a un tracciato carrabile, ma successivamente, nel 1903, venne approvata l’idea di realizzare una ferrovia: il consiglio di Stato dichiarò l’opera “di pubblica utilità”, il governo autorizzò la costruzione e la provincia concesse la realizzazione dell’impianto elettrico.
Stava nascendo la ferrovia Genova-Casella.
Da quel momento ebbe inizio un duro lavoro di spianamento del terreno, costruzione di gallerie e demolizione di parti rocciose che subì un rallentamento a causa della prima guerra mondiale ma che nel 1929 vide la luce, quando venne effettuata la prima corsa ufficiale.
Da allora, il trenino ha rappresentato sia un comodo spostamento sia per i lavoratori che per la borghesia genovese che cominciò a utilizzarlo per ritirarsi in villeggiatura nello splendido entroterra della città.
Ha resistito a tutto, sia ai bombardamenti della seconda guerra mondiale (non subendo alcun danno), sia alle ipotesi di smantellamento degli anni ’60 da parte di chi avrebbe preferito sostituirlo con una (forse più efficiente) strada per automobili.
È stato rinnovato e mantenuto con costanza e dedizione nei decenni, al punto che è attivo tutt’ora (uno dei suoi locomotori è il più antico d’Italia ancora in funzione) e oggi è diventato, proprio per ciò che rappresenta, anche una fonte di attrazione per turisti e viaggiatori.
Il percorso del trenino di Casella
Per chi scegliesse di dedicare una giornata a questa esperienza, il trenino Genova-Casella è un vero e proprio salto indietro nel tempo: la soluzione ideale per chi vuole regalarsi un’immersione nel passato, nello splendido paesaggio dell’Appennino ligure.
È una pausa dai ritmi caotici della città. Il tragitto dura circa un’ora e il treno viaggia a circa 35 km/h. Soprattutto durante la bassa stagione i vagoni sono poco affollati, il personale è cordiale e potrà capitare che si intrattenga a chiacchierare con voi, dandovi qualche consiglio su cosa visitare nei dintorni.
Fermate consigliate
- Trensasco, Campi o Pino: se siete buoni camminatori, potete scendere a queste fermate e risalire a piedi verso il forte Diamante (il forte più a nord tra quelli che circondano Genova). Da lì, in un paio d’ore di cammino rientrerete in città.
- Sant’Olcese Tullo: da questa fermata, potete raggiungere a piedi il Rifugio Ciaé, dove è possibile pernottare.
- Casella: se scegliete di arrivare fino in fondo, potete approfittare per fare una passeggiata (circa 40 minuti) al Monte Maggio.
Biglietti
Si possono acquistare tre tipologie di biglietto a seconda di dove si vuole scendere (il biglietto per la zona urbana costa 3 € solo andata, quello per la seconda A costa 4 € e quello completo che arriva fino a Casella costa 4.50 €; è possibile comunque acquistare biglietti andata e ritorno, b24 ore e abbonamenti).
Aspetti tecnici
Il percorso ferroviario si snoda per quasi 25 chilometri in direzione nord-est, fra pendenze, curve strette e crinali appenninici, conservandosi però in vista del mare per i primi 6 chilometri. Parte da 93 m s.l.m. dalla stazione di Piazza Manin, arriva al capolinea a 410 m dopo aver raggiunto la quota massima a Crocetta d’Orero, 458 m.
- Lunghezza: 24.318 km
- Scartamento: 1000 mm
- Pendenza massima: 4.5% (senza cremagliera)
- Gallerie: 13, di lunghezza compresa fra 30 e 150 m
Immagine di copertina: ©PGassani – Visit Genoa