Tornare è un sorso al contrario
Una tazza calda, un bracciale di cotone, una musica etnica di sottofondo e l’avvolgente vapore del tè che confonde i ricordi e le distanze
Una tazza calda, un bracciale di cotone, una musica etnica di sottofondo e l’avvolgente vapore del tè che confonde i ricordi e le distanze
Una giornata nella capitale indiana è l’occasione per visitare la sterminata metropoli e stemperare l’ansia da rientro.
Ogni partenza può essere un ritorno e ogni ritorno può essere una partenza. Come in amore, sentirsi a casa non è nel cuore ma riconoscersi dall’odore.
Sarà forse qualcosa di intrinseco al movimento ma il viaggiare altera la concezione del tempo come nessun’altra attività.
Un viaggio nel tempo astratto di una meta concreta, attraverso le parole di Virginia Woolf. Il primo capitolo di To the Lighthouse.
Ho visto anziani non vedenti ballare scalmanati al ritmo di Elvis Presley e la gentilezza silenziosa delle vecchine senza nulla offrirti da mangiare le uniche patate rimaste in credenza.